Ogni volta arrivo a fine affido completamente sazia. Come dopo un pranzo di quelli eterni, tipo matrimonio per intenderci. Che ti alzi da tavola e dici: non voglio mangiare più nulla per il resto della mia vita.
Ecco, la sensazione è quella. Poi ci sono gli anni che passano e la domanda che mi pongo è se avremo ancora la volontà di ripartire da capo ridando una nuova disponibilità.
So che non è il momento per chiederselo. Forse non ha neanche senso chiederselo perché la risposta arriverà da sola, basterà saperla ascoltare.
Segnali, anche se prematuri, ce ne sono.
L’altra sera Donzella se ne esce così: “Sai mamma, credo che avrei potuto essere una bravissima sorella maggiore se avessi avuto un fratellino o una sorellina.”. Confermo, ne sono certa. Ma poi continua: “Però così è anche meglio, ho avuto tanti fratellini e sorelline a cui fare da sorella maggiore. Lo voglio fare anche io da grande l’affido. Lo voglio fare per mio figlio o mia figlia perché è un regalo bellissimo”.