aspettando la primavera

Non lo ammetto neanche con me stessa ma avevo proprio bisogno dell’autunno e aspetto con calma anche l’inverno.

Avevo bisogno del freddo, del torpore dei piedi ghiacciati e della copertina sul divano.

Avevo bisogno di sorseggiare una tisana e di respirare senza fretta.

Le mie giornate non si sono svuotate dagli impegni e corro sempre da una parte o da un’altra ma la mia testa, la mia testa e i miei pensieri si sono placati.

Vedo la Puccia con regolarità, passo del tempo con lei e ne sono appagata. Sto studiando cose che mi piacciono e mi interessano e mi sto gustando la Donzella grande, o meglio, “grandina” come diciamo io e il Re di Triglie per farla arrabbiare.

Tutto sembra avere un senso. Non durerà per sempre ma per ora assaporo questa quiete in cui mi sembra di avere tempo, tutto il tempo che serve per aspettare la primavera.