Domenica è stata una giornata strana. Sabato sera, dopo una rigenerante serata con amici carissimi, sono andata a dormire con il solo obiettivo di inventarmi qualcosa per far passare l’ennesima domenica piovosa e arrivare alle 18 per andare al cinema.
Invece una telefonata ha cambiato tutto e ho trascorso il pomeriggio con la Puccia.
Non posso descrivere la sua espressione di gioia quando sono entrata a casa sua. Non posso descrivere cosa ho provato a tenerla in braccio e coccolarla senza fretta.
Ci siamo prese il nostro tempo e ci siamo nutrite, tenendoci strette.
Ne avevamo bisogno. E’ stato un regalo prezioso e inaspettato. Forse avevamo la necessità di salutarci di nuovo, di vedere quanto rimane dopo essersi lasciati alle spalle la quotidianità del vivere insieme.
Siamo ancora famiglia. Siamo ancora dentro a un legame che non si spezza. Io e lei.
E’ anche per questo che faccio affido. Per creare legami che resistono nel tempo anche quando la distanza sembra separarci.