Whooho!

Quando si dà la disponibilità per accogliere un bimbo in pronta emergenza, non è che ci sia tanto tempo per prepararsi. A meno che, il bimbo in questione, non sia ancora nato.

E’ stato così che mentre eravamo in vacanza, è arrivata la chiamata tanto attesa  e temuta. Una mamma in difficoltà avrebbe partorito un bimbo di lì a una ventina di giorni. Ce la sentivamo di prenderlo con noi?

La nostra giornata è passata a fantasticare su come sarebbe stato questo Agostino (lo abbiamo soprannominato così essendo agosto… ecco, noi in famiglia diamo un nome a tutto, pure all’aspirapolvere…), Agostino che poi,da noi, non è mai arrivato.

Tante volte i bambini non arrivano davvero. Spesso perché le mamme decidono di cogliere l’opportunità di entrare in comunità insieme al figliolo e si evita quindi l’allontanamento del minore. E’ andata così ad Agostino, di cui più nulla abbiamo saputo, ma che speriamo felice da qualche parte con la sua mamma.

Prima che un bimbo arrivasse davvero in casa nostra sono passati altri due mesi e un altro falso allarme. Ma quando poi è arrivata Lei… Whooho!.

Abbiamo capito immediatamente che davvero stavamo facendo la cosa giusta. Ed è stato subito amore.