Ormai ci siamo. Sono giorni che ci prepariamo a questo ultimo giorno. Che poi, pronti per davvero, non lo si è mai.
Stamattina parlavo con Donzella a colazione. Sì lo so, parlavo io perché lei in realtà mugola e ruggisce la mattina ma oggi un paio di cose le ha bofonchiate.
Le ho chiesto se è pronta al fatto che domattina la Puccia se ne vada. E subito dopo mi sono detta che era una domanda stupida visto che neanche io lo sono.
Ma forse se lei mi avesse risposto di sì mi avrebbe tolto un peso dallo stomaco.
Invece lei mia detto:”No e preferisco non pensarci adesso. Lo farò, poco alla volta, ma dopo”.
Faccio anche io così. Rimarrò concentrata su di lei, sulla sua assenza e su me con le braccia vuote senza di lei solo fino a che non farà male. Quando il male diventerà troppo, mi distrarrò.
E’ il mio modo di sopravvivere alle separazioni ed evidentemente anche quello di Donzella.
A noi, va bene così.